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Vittoria di Biden e Congresso diviso: uno scenario che potrebbe incontrare il favore dei mercati

11.11.2020
ittoria di Biden e Congresso diviso: uno scenario che potrebbe incontrare il favore dei mercati

Sintesi

Il binomio Presidente eletto Joe Biden e Congresso diviso potrebbe piacere ai mercati per via del risultante programma “alleggerito” del neoeletto, che potrebbe includere alcuni punti relativi alla spesa pubblica – come gli stimoli fiscali e gli investimenti nelle infrastrutture – limitando l’inasprimento fiscale.

  • Nella settimana delle presidenziali USA i mercati hanno registrato un rally significativo: mentre le stime di un’onda blu democratica lasciavano il posto alle previsioni di una vittoria risicata di Joe Biden, a livello generale nei mercati finanziari sembrava prevalere un atteggiamento “risk-on”
  • Tra le priorità dell’amministrazione Biden rientrano probabilmente la costituzione di una nuova taskforce per la gestione della pandemia, l’approvazione di ulteriori stimoli fiscali, investimenti nelle infrastrutture e l’attuazione di una politica sul clima tramite ordine esecutivo del Presidente
  • L’orientamento dell’amministrazione Biden verso la spesa per le infrastrutture e interventi per contrastare il cambiamento climatico e favorire le energie pulite potrebbe creare nuove opportunità per gli investitori, anche nel settore privato
  • In vista di un programma “alleggerito” del Presidente Biden, l’attenzione dei mercati si sposterà probabilmente sui fondamentali economici e in particolare sulle prospettive dell’approvazione di un vaccino contro la Covid-19
  • La possibile accelerazione dell’economia USA, insieme a tassi di interesse bassi e ulteriori misure di stimolo, potrebbe creare un contesto favorevole per gli asset rischiosi a livello globale nel 2021

L’elezione di Joe Biden a Presidente degli Stati Uniti pone fine a mesi di incertezza e turbolenze sul fronte politico. Benché la vittoria di Biden e il risultato delle consultazioni per il Senato non siano ancora ufficiali (si attende il ballottaggio di due seggi in Georgia a gennaio 2021), lo scenario di base dei mercati contempla una Presidenza democratica e un Congresso diviso, un risultato che potrebbe comportare un programma politico “alleggerito” di Biden.

Nei giorni immediatamente precedenti l’election day, nei mercati le speranze di un’onda blu democratica hanno lasciato il posto alle attese di una vittoria parziale dei Democratici, con una riduzione dei rendimenti dei Treasury e, nei mercati azionari, una rotazione dai titoli value ciclici alle opportunità nelle aree growth e nella tecnologia.

Più in generale, i mercati finanziari sono apparsi sollevati dalla conclusione di questo importante evento politico, come si evince dalla diffusione del sentiment “risk-on” negli USA e nel resto del mondo. I mercati potrebbero reagire positivamente alle nuove politiche prospettate dalla prossima amministrazione Biden, dato che, sia negli Stati Uniti che altrove, beneficerebbero di relazioni commerciali più stabili e stime di crescita migliori per il 2021. I mercati potrebbero inoltre premiare il ritorno a un approccio più multilaterale alla politica estera e la conseguente riduzione delle incertezze.

Forse quello che i mercati temevano di più sotto la presidenza Biden era l’inasprimento delle imposte per USD 4.000 miliardi, che avrebbe interessato le tasse sulle società, sulle plusvalenze di capitale e sulle persone con patrimoni ingenti. Tuttavia, in caso di Congresso diviso gli interventi fiscali proposti saranno per la maggior parte (se non in toto) difficili da realizzare. E soprattutto la squadra di Biden non potrà inserirli tutti fra le priorità del primo anno di presidenza, data l’urgenza della pandemia e delle misure per sostenere l’economia.

Le priorità dell’amministrazione Biden-Harris

Nelle prossime settimane il Presidente eletto Joe Biden e la sua vice Kamala Harris stabiliranno le priorità del governo, forse senza la tradizionale “concessione” da parte del Presidente in carica, tra cui potrebbero figurare:

Creazione di una taskforce per contrastare la pandemia

Dato che il coronavirus continua a colpire gli Stati Uniti come altre parti del mondo, uno dei primi compiti del team di Biden riguarderà la gestione della pandemia. Verrà istituita una nuova taskforce ad hoc composta da scienziati e ufficiali sanitari che definirà le linee guida per arrestare la diffusione del virus, raddoppiare la capacità di test e di tracciamento dei contatti, e investire nella distribuzione dei vaccini. Tale approccio segnerà il ritorno a decisioni basate sulla scienza, come pilastro fondamentale nella gestione dell’emergenza sanitaria.

Stimoli fiscali

Un punto di accordo comune è la necessità di varare nuove misure di stimolo fiscale per dare conforto agli Americani colpiti dalle conseguenze della pandemia – anche se non c’è consenso sull’entità degli aiuti. Sinora il Congresso ha erogato quasi USD 3.000 miliardi; Democratici e Repubblicani hanno proposto pacchetti del valore rispettivamente di USD 2.200 miliardi e USD 500 miliardi. Entrambi contemplano sussidi per i disoccupati, aiuti per le piccole imprese e nuovi assegni alle famiglie. Il leader della maggioranza al Senato Mitch McConnell auspica che venga raggiunto un accordo anche prima dell’insediamento del nuovo Presidente. Potremmo sicuramente assistere all’approvazione di nuovi stimoli all’inizio del prossimo mandato presidenziale, a tutto vantaggio degli asset rischiosi.

Più provvedimenti del Presidente su clima ed energie pulite

Il programma di Biden comprende investimenti per USD 2.000 miliardi nell’area delle energie pulite, compresi eolico, solare e rinnovabili. Sebbene tale politica possa essere ostacolata da un Congresso diviso, crediamo che Biden farà di tutto per portare avanti il suo programma su clima e sostenibilità tramite ordini esecutivi e forse tramite la nomina di soggetti più “ecologisti” tra i suoi stretti collaboratori. Nel complesso, con un’amministrazione seriamente impegnata a contrastare il cambiamento climatico potrebbero presentarsi nuove opportunità per gli investimenti sostenibili. Ecco alcuni possibili interventi del Presidente senza il supporto del Congresso:

  • Reinserimento degli Stati Uniti nell’Accordo mondiale di Parigi sul clima, che mira a contenere l’innalzamento della temperatura terrestre rispetto ai livelli pre-industriali entro i 2 gradi Celsius
  • Marcia indietro sul alcuni provvedimenti del Presidente Trump sull’energia, compreso quello di marzo 2017 che imponeva alle agenzie federali di abbandonare la politiche climatiche
  • Provvedimenti legislativi volti a tagliare le emissioni, compresa l’emissione di direttive per l’imposizione di limiti all’impiego del metano alle agenzie e l’inasprimento degli standard di efficienza per edifici e apparecchi elettrici.

Investimenti nelle infrastrutture

Un altro punto che vede concordi Democratici e Repubblicani potrebbe essere la spesa per le infrastrutture. Sia Biden che Trump hanno menzionato investimenti nell’area delle infrastrutture tradizionali – come il rinnovo della rete stradale, di ponti e aeroporti – e delle infrastrutture per tecnologie come il 5G e l’intelligenza artificiale. Il team di Biden ha proposto interventi per USD 1.300 miliardi, ma crediamo che i due partiti si accorderanno per un pacchetto più modesto di circa USD 750 miliardi. Si tratterebbe comunque di un importante investimento per la crescita dell’economia USA e dei posti di lavoro, che creerebbe inoltre opportunità sui mercati privati per il finanziamento dei vari progetti.

Gli Stati Uniti di nuovo parte della scena mondiale

Oltre a risposare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, Biden progetta di far rientrare gli USA nell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e di revocare tramite un ordine esecutivo le restrizioni sugli ingressi di cittadini di Paesi a maggioranza islamica. In generale, un’amministrazione Biden favorirebbe il ritorno degli Stati Uniti sulla scena mondiale come alleato e leader al fianco degli alleati storici, e – perché no – coordinatore dell’impegno globale nella lotta alla salvaguardia del clima.

Quanto alle relazioni sino-americane, Biden si è impegnato a usare il pugno duro con la Cina ma ha anche dichiarato di propendere per un approccio meno unilaterale del suo predecessore, e progetta di riunire al tavolo delle trattative alleati degli USA, gruppi di lavoro e organizzazioni ambientaliste. Biden potrebbe inoltre revocare alcuni dazi (sempre tramite ordine esecutivo del presidente) oppure utilizzarli nell’ambito delle negoziazioni.

Incontro a metà strada

In ottica di riconciliazione, l’amministrazione Biden potrebbe “trovare un compromesso” per la nomina dei component del Gabinetto e di altri importanti funzionari. Si vocifera infatti che Biden possa confermare Jerome Powell (nominato da Trump) a capo della Federal Reserve e prendere in considerazione il senatore repubblicano Mitt Romney come Segretario del Tesoro. I mercati potrebbero premiare un approccio così equilibrato soprattutto nel caso di posizioni decisive per la politica finanziaria.

Ai mercati piace l’evoluzione, non la rivoluzione

Nel complesso, ci sentiamo di paragonare la vittoria di Biden con Congresso diviso più a un’evoluzione che a una rivoluzione: il risultato forse più gradito a elettori e investitori in termini di politiche di governo. Inoltre questa situazione potrebbe diminuire gli effetti indesiderati di un’onda blu democratica, come un rapido incremento dei tassi di interesse in grado di destabilizzare i mercati. Evidenziamo inoltre che in passato i mercati hanno registrato performance stagionali più forti nel periodo successivo alle elezioni sino a fine anno.

Implicazioni per gli investitori

  • In tale contesto, potremmo assistere ad una più ampia partecipazione di tutte le asset class, con il rialzo dei settori ciclici come pure dei comparti growth tecnologici, nonché al recupero dei mercati non statunitensi, soprattutto nel quadro di relazioni globali più congeniali e forse di ulteriore debolezza del dollaro USA. In particolare, Cina e Asia settentrionale potrebbero essere i primi beneficiari dell’allentamento delle tensioni, oltre che di una migliore gestione della pandemia in tutta la regione.
  • Sui mercati del credito, i rendimenti dovrebbero confermarsi stabili su livelli modesti e gli investitori potrebbero proseguire nella “ricerca di rendimento”. Tra i nostri segmenti preferiti nei comparti rischiosi del credito rientrano selezionate emissioni high yield (comprese le strategie “fallen angel”), le obbligazioni convertibili (che possono prendere parte ai rialzi azionari) e le strategie basate sulla maggiore inclinazione della curva che traggono vantaggio da un maggior potenziale di crescita e inflazione.
  • nfine, intravediamo possibili opportunità al di là delle tradizionali strategie value/growth, ad esempio nelle infrastrutture, nelle energie pulite, nel segmento residenziale USA e nelle infrastrutture per tecnologie come il 5G – tutte aree che potrebbero prosperare nel dopo elezioni.

Ora che la corsa alla Casa Bianca è terminata, vi sono buone ragioni per essere ottimisti sul contesto economico del 2021, soprattutto se verranno approvati uno o più vaccini anti Covid-19.

  

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Outlook 2021

02.12.2020
Allianz Global Investors: Outlook 2021

Sintesi

Se da un lato gli investitori possono approcciarsi al 2021 con ottimismo, in vista della messa sul mercato di un vaccino efficace contro la Covid-19, dall’altro l’andamento della ripresa economica resta incerto. È necessario diversificare in un’ampia gamma di strumenti, non solo in aree geografiche, settori e strategie che di recente hanno evidenziato un buon andamento.

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