Active is: Investire nella nuova Pet Economy

07.04.2021
Allianz Pet and Animal Wellbeing

Sintesi

Trascorrono la giornata distesi su comodi materassi in memory foam sorseggiando vino analcolico, e indossano dispositivi elettronici in grado di monitorare le loro condizioni fisiche. No, non è la giornata tipica di un giovane millennial, ma quella del suo adorato animale domestico.

Il boom della Pet Economy

La “Pet Economy” è un fenomeno economico da approfondire con il proprio consulente finanziario in quanto rappresenta un tema di investimento particolarmente interessante. 

Una strategia tematica sulla pet economy consente di investire in un business che sta diventando un fenomeno sociale mantenendo interessanti obiettivi di rendimento. Tra gli investitori interessati a un fondo tematico sulla Pet Economy rientrano i proprietari di animali domestici ed in generale gli amanti degli animali, soggetti più propensi ad investire nella filiera produttiva immateriale creata da azioni, bisogni e risposte legate alla convivenza tra le persone e i pet ormai diventati un’importante entità economica.

The number of US households that own a pet (85 million) is in fact now far higher than that with children (50 million). Negli Stati Uniti le famiglie proprietarie di un animale domestico (85 milioni) oggi superano di gran lunga quelle con figli (50 milioni).

I proprietari di animali però non sono i soli investitori. La Pet Economy è infatti un settore dell’economia che cresce rapidamente e gli Stati Uniti rappresentano ad oggi il principale mercato mondiale. Nel periodo 2010-2017, la spesa registrata dall’industria legata agli animali domestici negli Stati Uniti è cresciuta a ritmo sostenuto1 (Figura 1) con un trend che è destinato a continuare. Il tasso di crescita annuo composto (CAGR) ha registrato il 5,3%, un valore superiore a quello della crescita del PIL statunitense nello stesso periodo che è stato pari al 3,8%2. È un settore economico che presenta uno sviluppo analogo anche in altri Paesi, nel Regno Unito, ad esempio, la spesa pro capite per gli animali domestici è aumentata del 76% nello stesso arco temporale (2010-2017)3.

Figura 1: Totale spesa per gli animali domestici negli Stati Uniti nel periodo 2010-2017, in miliardi di dollari

Total pet industry expenditure in the US, 2010-2017, USD billions

Fonte: American Pet Products Association.


Questa rapida crescita è dovuta al megatrend del cambiamento sociale e demografico in atto che comporta tra l’altro l’ascesa dei millennials, l’invecchiamento demografico, la crescita della classe media, l’aumento dei single ed un mutamento dei comportamenti a livello mondiale.  


Millennials non ancora genitori 

I millennials4 tendono a ritardare il momento di costruirsi una famiglia e preferiscono vivere in aree urbane, tuttavia hanno le stesse esigenze di avere compagnia e lo stesso amore per la natura delle generazioni precedenti. Potrebbero essere queste le ragioni per cui i millennials hanno recentemente superato il numero di baby boomer proprietari di animali domestici: nel 2017 la percentuale era pari al 35% dei millenials contro il 32% dei baby boomer5.

Millennials have just overtaken the baby boomers as the biggest pet-owning generation. I millennials hanno recentemente superato il numero di baby boomer proprietari di animali domestici.

I millennials sono anche coloro che manifestano una maggiore tendenza a considerare l’animale domestico come parte della famiglia e a metterne al primo posto la salute, oltre ad essere più propensi a stipulare una polizza assicurativa per gli animali domestici. Non considerano infatti il denaro come un problema quando si tratta dei loro animali d’affezione6.

Oltre all’aumento della spesa per la tutela della salute dell’animale, si spende sempre di più per la loro cura e per le pure coccole: dalla toelettatura al cibo per animali della stessa qualità degli alimenti per umani fino ad arrivare ai dispositivi indossabili per monitorarne lo stato di salute, o addirittura il pigiama coordinato e il Pawsecco (vino non alcolico). 

Invecchiamento demografico

Il supporto psicologico offerto dalla compagnia dell’animale domestico è altrettanto importante per le generazioni più avanti negli anni. Con i figli ormai grandi e un maggior reddito disponibile, negli Stati Uniti le persone anziane spendono per i loro animali in media quasi il 60% in più7 rispetto a coloro che rientrano in altre fasce d’età. Vivendo più a lungo aumentano sia le persone sole sia le coppie che desiderano godere della compagnia di un animale domestico.

With grown-up children and higher disposable incomes, older people spend on average nearly 60%7 more on their pets than other age groups in the United States. Con i figli ormai grandi e un maggior reddito disponibile, le persone più anziane negli Stati Uniti spendono per i loro animali in media quasi il 60% in più7 rispetto a coloro che rientrano in altre fasce d’età.

L’aumento della spesa per i pet da parte delle persone più anziane si riscontra in quasi tutti i Paesi sviluppati. Il trend di invecchiamento demografico prevede che entro il 2030 un terzo della popolazione statunitense rientrerà in questa fascia d’età7.

Il cambiamento dei comportamenti sociali delinea un mercato a prova di recessione

Negli ultimi 50 anni i comportamenti sociali sono nettamente mutati. Gli animali domestici, che prima venivano tenuti in giardino, oggi abitano nelle nostre case e viene loro concesso anche di accomodarsi nel letto. Il 95%8 dei possessori di un animale d’affezione negli Stati Uniti lo considera parte della famiglia. Sempre negli Stati Uniti il 63% delle famiglie ha un pet, per un totale di oltre 71 milioni di animali domestici.

I pet mobilitano, oltre a un indubitabile scambio di emozioni, spese diventate parte integrante del bilancio familiare mensile, indipendentemente dalla situazione economica del momento. Oltre alle tradizionali cure veterinarie, ci si prende cura dell’animale sempre più come se fosse un essere umano. Ad esempio, in risposta all’emergenza obesità in cani e gatti negli Stati Uniti, dove nel 2018 il 60% dei gatti e il 56% dei gatti è stato dichiarato in sovrappeso o addirittura obeso9, si sta diffondendo come misura di prevenzione un’ampia gamma di prodotti di fascia alta tra i quali alimenti dietetici per animali e dispositivi per monitorarne la salute.

Grazie a una forte e crescente domanda, la spesa per prodotti e servizi veterinari non solo è aumentata più rapidamente dei consumi personali complessivi ma ha dimostrato resilienza anche nei momenti di recessione. Quando la Grande Recessione ha colpito gli Stati Uniti, le persone hanno stretto la cinghia, tuttavia la spesa per i pet ha subito solo un lieve calo, mentre quella per i servizi veterinari è addirittura cresciuta, in media del 5,3%, nonostante il difficile clima economico di quel periodo (2007- 2010). Per fare un paragone, come gli statunitensi non si sono privati degli amati cornflakes a colazione durante un periodo di recessione, è altrettanto improbabile che smettano di spendere per la salute del proprio animale domestico.

Il crescente benessere economico cinese

Grazie al continuo sviluppo economico del Paese e all’aumento del reddito disponibile, la classe media cinese si è unita alla schiera degli amanti degli animali domestici nel mondo. Il settore pet ha conosciuto una notevole espansione con un balzo nella spesa per prodotti e cure per gli animali pari a 25 miliardi di dollari10 nel 2017, con un aumento del 27% rispetto all’anno precedente.

Oggi in Cina gli animali domestici sono un vero status symbol. Continuano a rappresentare un ‘lusso’ per le fasce a basso reddito ma la domanda è in crescita negli strati della popolazione che ha raggiunto un certo benessere economico. Come negli altri paesi con un’economia matura, è in rapido aumento anche in Cina il numero di persone che considera il pet parte della famiglia.

Anche altri Paesi emergenti come India e Russia stanno recuperando terreno e la pet economy è in decisa crescita.

Thanks to the country’s ongoing economic development and greater disposable income, China’s middle class have joined the pet lovers of the world. Grazie al continuo sviluppo economico del Paese e all’aumento del reddito disponibile, la classe media cinese si è unita alla schiera degli amanti degli animali domestici nel mondo.

Conclusioni

L’investimento tematico nella pet economy è considerato attrattivo per molti proprietari di animali domestici e per gli amanti degli animali in generale. Consente loro di investire in un tema empatico, in aziende che contribuiscono al progresso della salute e del benessere dei loro amici animali e risponde al loro bisogno di serenità.

Indipendentemente dall’aspetto emotivo, l’investimento tematico in questo ambito è interessante per il potenziale di crescita del settore e della sua natura a prova di recessione. 

Il megatrend dei cambiamenti demografici e sociali è uno tra i più rilevanti del nostro tempo, ma per le sue vaste implicazioni nei vari Paesi, società e settori, non è sempre facile per gli investitori coglierne i giusti sviluppi. Investire nella pet economy consente di di affiancare ai trend virtuali dei settori ultra innovativi, nuove tendenze concrete con ampie ed interessanti frontiere.

L’ascesa dei pet influencer 

 
The rise of pet influencers A caccia di follower sui social media come altri opinion leader, i pet influencer hanno intensificato i loro sforzi per richiamare l’attenzione sui loro adorabili amici animali. Seguendo su Instagram profili di animali non è difficile ricevere feed di cani in elegante ‘dogwear’ Gucci. L’ascesa dei celebrity pet sui social media è cominciata oltre un decennio fa. Oggi i pet influencer con circa un milione di follower Instagram arrivano a guadagnare oltre 10.000 dollari per ogni foto che postano. Un caso famoso è Grumpy Cat, il gatto inglese dall’aria perennemente imbronciata diventato una star del web, con milioni di follower sui suoi account di Facebook e Instagram.

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Fonti:
1 Pet Industry Market Size & Ownership Statistics, The American Pet Products Association.
2 The World Bank.
3 Spesa per gli animali da compagnia nel Regno Unito, Statista.
4 Per Millenials si intende chi ha raggiunto l’età adulta all’inizio del 21° secolo, la generazione nata tra il 1980 e il 2000, secondo l’U.S. Census Bureau.
5 I baby boomer è la generazione nata dal 1946 al 1964.
6 Il 41% dei Millenials intervistati ha dichiarato che il denaro non è un problema quando è legato ai loro animali domestici - APPA National Pet Owners Survey Debut. Statista. IDEEXX - Laboratories Inc. Presentazione dell’Investor Day 2017.
7 Administration on Aging and U.S. Bureau of Labour Statistics.
8 Survey Nielsen condotta da Harris Poll, Maggio 2015.
9 Indagine clinica 2018, Association for Pet Obesity Prevention.
10 The World Pet Markets Trend, paesi in crescita nel settore pet, The Balance Careers.

L’investimento implica dei rischi. Il valore di un investimento e il reddito che ne deriva possono aumentare così come diminuire e, al momento del rimborso, l’investitore potrebbe non ricevere l’importo originariamente investito.

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