Azione!

17.09.2021
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Sintesi

Durante l’estate la volatilità sui mercati azionari, obbligazionari e valutari è stata relativamente contenuta. Ma basta uno sguardo al calendario per rendersi conto che le prossime settimane saranno più movimentate, considerati gli eventi politici e le riunioni di una serie di banche centrali in un contesto caratterizzato da un’inflazione inaspettatamente elevata.

Durante l’estate la volatilità sui mercati azionari, obbligazionari e valutari è stata relativamente contenuta. Tuttavia, basta uno sguardo al calendario per rendersi conto che le prossime settimane saranno più movimentate. I mercati saranno sulle spine in vista degli attesi eventi politici e delle riunioni di una serie di banche centrali in un contesto caratterizzato da un’inflazione sorprendentemente elevata.

La prossima settimana infatti si riuniranno ben sette banche centrali: negli USA, nel Regno Unito, in Giappone, Sudafrica, Indonesia, Brasile e Turchia. Come di consueto, la riunione del FOMC sarà in primo piano. La Federal Reserve ritiene di essere sulla strada giusta per raggiungere il nuovo target di inflazione media, e nelle settimane e nei mesi a venire assisteremo con ogni probabilità a progressi adeguati sul mercato del lavoro. Pertanto l’autorità monetaria potrebbe avviare il “tapering” (vale a dire la riduzione degli acquisti di asset) verso fine anno. Eventuali passi in tale direzione non dovrebbero sorprendere. Ora, verosimilmente, l’attenzione degli osservatori si sposterà sulle tempistiche del primo rialzo dei tassi. Il “diagramma a punti” (dot chart) ci darà qualche indicazione in più circa i piani della Fed. Per ora, si prevede che l’inasprimento dei tassi inizierà nel primo trimestre del 2023.

La prossima settimana avranno luogo anche numerosi eventi politici. Oltre alle elezioni in Canada, a catalizzare sempre più l’attenzione sono le elezioni in Germania. In particolare, l’interesse dei mercati finanziari si concentrerà sulla volontà del nuovo esecutivo di mantenere una politica fiscale “rigorosa” e sulla futura politica climatica. Un’indicazione potrebbe giungere dal prezzo del carbonio per i consumatori tedeschi. Speriamo che la formazione del governo (per cui probabilmente occorreranno negoziati fra tre partiti) non richieda troppo tempo e non si riveli troppo complicata.

Negli USA, le trattative circa l’enorme programma di investimenti infrastrutturali proposto dall’amministrazione Biden sono tuttora in corso. Nello specifico, è probabile un taglio ai piani di spesa in ambito sociale. Inoltre, di recente sono state avanzate proposte più concrete per finanziare l’aumento della spesa pubblica: sono stati infatti prospettati incrementi mirati della tassazione su società e soggetti con redditi elevati. Al contempo, tra l’inizio e la metà di ottobre si dovrà alzare il tetto del debito e procedere all’approvazione del bilancio. Di conseguenza, visti i tempi stretti, tutte le parti coinvolte saranno soggette a crescenti pressioni. 

La settimana prossima

Se escludiamo le riunioni delle banche centrali citate in precedenza, il calendario appare comunque piuttosto ricco. I PMI flash di settembre – attesi per la maggior parte giovedì – saranno particolarmente importanti. Scopriremo a) se la leggera flessione della curva dei contagi da variante Delta in alcuni Paesi contribuirà a stabilizzare gli indici dei servizi e b) se i persistenti problemi lungo le filiere continueranno a pesare sul sentiment delle aziende del comparto manifatturiero. Inoltre saranno pubblicati l’indice tedesco ifo sulla fiducia delle imprese e l’indicatore dell’UE sulla fiducia dei consumatori, rispettivamente venerdì e mercoledì. Conosceremo anche i dati di agosto sull’inflazione dei prezzi al consumo in Giappone; probabilmente il tasso si confermerà molto inferiore a quello delle altre economie avanzate. Infine verranno resi noti molteplici dati sul mercato residenziale negli USA.

Nel complesso il contesto appare tuttora solido

Sembra che numerosi operatori di mercato si stiano preparando ad affrontare le settimane movimentate che ci aspettano. Un sondaggio di Deutsche Bank condotto soprattutto su investitori professionali mostra che quasi il 70% degli intervistati prospetta temporanee battute d’arresto sul mercato azionario da qui a fine anno. Diverse indagini sul sentiment degli investitori, come quella condotta dalla American Association of Individual Investors (AAII), suggeriscono una normalizzazione del clima di mercato dopo il grande ottimismo della primavera. Dato che la crescita globale si conferma solida e superiore al livello tendenziale e le banche centrali sono tuttora restie a ridurre gli stimoli, crediamo che gli eventi delle settimane a venire saranno fonte di entusiasmo e non di incertezza.

Ci aspetta un periodo tutt’altro che noioso!

Cordialmente,

Stefan Rondorf

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