AllianzGI Insurance Snapshot
Valutare la situazione e pianificare in anticipo
Il Team “Inflazione Permanente” è in vantaggio di diversi punti sul Team “Inflazione Temporanea” nel gioco delle previsioni sulle dinamiche dei prezzi… se non fosse che non è un gioco. In realtà l’inflazione sta provocando un grave aumento del costo della vita nel mondo sviluppato e problemi anche peggiori altrove. I giochi, inoltre, hanno regole, arbitri e una durata ben precisa. I mercati non hanno una fine, si spera, ma vanno avanti. Le “regole” cambiano in continuazione. Gli storici dell’economia, che prestano orecchio agli echi del passato per interpretare il futuro, sono sempre più in voga.
Le banche centrali, il cui obiettivo primario è quello di mantenere la stabilità dei prezzi, sono impegnate a conservare la propria credibilità di fronte al continuo aumento dei prezzi al consumo. Gli interventi delle autorità monetarie dovrebbero fungere da freno alla “riflessività” (cfr. la Teoria della riflessività di Soros) o ai meccanismi di reazione legati alle aspettative di mercato. Adesso, tuttavia, vi è sicuramente il rischio che il tentativo di combattere un’inflazione cosiddetta “da offerta” frenando la domanda (con i rialzi dei tassi) possa portare a una grave recessione e potenzialmente anche a un crollo dei prezzi. Intanto gli storici dell’economia continuano a concentrarsi sull’esperienza degli anni ’70 e a mettere in guardia contro le continue spinte inflazionistiche senza che Jerome Powell e colleghi diano prova di una disciplina paragonabile a quella di Paul Volcker.
Ciò che sappiamo è che il costo del capitale sta aumentando e la sua disponibilità sta diminuendo. La volatilità ci farà probabilmente compagnia per qualche tempo, e gli investitori a lungo termine (e come loro gli asset rischiosi) non amano la mancanza di prevedibilità.
In questo periodo è straordinariamente difficile per le compagnie assicurative strutturare e valutare le proprie passività, gestire le attività a fronte di tali passività, ottimizzare i risultati contabili, proteggere il capitale e la liquidità, pianificando il futuro tenendo conto di una prospettiva sia economica che normativa.
Quali sono dunque le questioni chiave, i punti di attenzione e le tensioni che stiamo riscontrando dal lato dell’attivo nei portafogli dei clienti assicurativi, e quali sono le nostre riflessioni in merito?
Decisioni anticicliche e vincoli prociclici
Idealmente le decisioni di investimento, come quelle concernenti l’asset allocation, sono “anticicliche”: si acquista quando il prezzo è basso, si vende quando è elevato. Tuttavia, i vincoli delle compagnie sono spesso “prociclici”, in quanto la ponderazione del capitale di rischio aumenta quando il valore delle attività diminuisce (riducendone così l’attrattività per i bilanci delle imprese assicurative). Anche i principi contabili giocano un ruolo in tal senso, giacché la gestione dei guadagni e delle perdite impedisce agliassicuratori di reagire con la massima flessibilità a opportunità di mercato più significative.
Un semplice modo per affrontare questo problema consiste nel trasferire il cash da tutti i portafogli (dividendi, cedole, maturities ecc.) su un conto centrale, anziché reinvestirlo nel portafoglio “principale”. Questa liquidità (insieme a eventuali nuovi premi incassati) consente quindi di effettuare una riallocazione in chiave opportunistica senza che sia necessario vendere titoli.
Il ricorso alla protezione dai ribassi, in particolare per i portafogli di asset rischiosi, può fornire una capacità di resilienza più strutturale. Sebbene la protezione comporti un costo continuativo (sotto forma di premi delle opzioni), la strategia può consentire di fronteggiare drawdown ed erosioni di capitale, aumentando la flessibilità dell’allocazione quando le valutazioni si collocano su livelli più interessanti.
Rischi base
Le condizioni di mercato estreme hanno messo alla prova molte relazioni in precedenza relativamente stabili su cui si fondavano i processi decisionali. Ad esempio, anche a livello headline, gli indici dei prezzi al consumo delle economie dell’area euro hanno evidenziato significative divergenze1. Questi rischi base depongono a favore di un approccio basato sulla diversificazione nella selezione delle attività reali rispetto alle passività reali quando non è disponibile una copertura perfettamente corrispondente, incorporando, ad esempio, azioni e immobili insieme a obbligazioni indicizzate all’inflazione.
La relazione tra tassi swap e tassi obbligazionari è venuta meno; gli swap hanno sottoperformato le obbligazioni di alta qualità, causando differenze significative di performance tra proxy bond benchmark e swap discounted liabilities. Ciò si è tradotto anche in opportunità di investimento, poiché le emissioni con quotazioni allineate agli swap sono diventate più convenienti. Asset a basso rischio come i covered bond offrono attualmente i migliori rendimenti assoluti e relativi (rispetto ai titoli governativi) degli ultimi anni.
Cambiamenti normativi
ESG
Gli eventi recenti hanno sottolineato il carattere interconnesso dell’economia globale. Nonostante la consapevolezza generale sui problemi legati al cambiamento climatico, tra i paesi permangono significative divergenze di vedute sui tempi e sui modi migliori per affrontarli. Nel 2021 il livello di libertà globale è calato per il sedicesimo anno consecutivo,2 un riflesso del fatto che le decisioni politiche sono spesso prese a beneficio di pochi e a scapito dei molti, a livello sia locale che globale. Gli approcci normativi frammentati, i conflitti e l’affarismo opportunistico delle imprese (tipicamente private) hanno tutti recentemente contribuito a ostacolare i tentativi di affrontare le sfide globali, compresa la decarbonizzazione. Le ripercussioni sui mercati dell’energia hanno messo in agitazione i mercati finanziari. Per gestire i rischi e valutare le opportunità sugli orizzonti di lungo periodo necessari per i portafogli dei nostri clienti assicurativi, i gestori di portafoglio e i loro strumenti decisionali devono essere supportati da dati, ricerche e attività di stewardship adeguati in materia di sostenibilità.
In che modo AllianzGI può aiutare le compagnie assicurative ad affrontare questo tipo di sfide?
La nostra vasta esperienza in campo assicurativo, maturata attraverso la nostra capogruppo ci garantisce le conoscenze e la flessibilità necessarie per assistere i nostri clienti. Tale assistenza può assumere una forma relativamente semplice, come un processo di valutazione degli indicatori chiave di performance (KPI) concordati, che formalizza un approccio flessibile per rispondere alle esigenze olistiche dei clienti (ad esempio, la gestione di profitti e perdite rispetto alla mera attenzione alla performance relativa, insieme all’integrazione di obiettivi di decarbonizzazione). In altri casi si può incorporare nell’asset allocation un processo di ottimizzazione basato sui requisiti patrimoniali di solvibilità insieme alla protezione del capitale e dei risultati dal rischio di ribasso (strategie a rischio controllato). Saremmo lieti di illustrarvi come i nostri team globali possono supportarvi nel risolvere le sfide legate alla gestione delle vostre attività assicurative.