Darwinismo digitale: la new disruption

23.02.2022
Darwinismo digitale: la new disruption

Sintesi

La disruption ci accompagna da sempre, ma ora stiamo entrando in una nuova fase di “selezione naturale”, l’era digitale. Abbiamo identificato i temi centrali, dalle tecnologie climatiche all’AI, che a nostro avviso trainano questa evoluzione e che fanno della disruption un elemento ormai cruciale per gli investitori nella costruzione dei portafogli.

In sintesi

  • La disruption non è più un fenomeno limitato al settore tecnologico: dati gli enormi progressi nel campo dell’hardware, software e “big data”, ora interessa ogni aspetto della nostra vita
  • I radicali cambiamenti apportati dalla tecnologia generano una sorta di “darwinismo digitale”, una gara per la supremazia che riscrive la classifica dei vincitori e crea nuove opportunità per gli investitori
  • La lotta per il dominio tecnologico ha implicazioni sempre più ampie: attenzione al possibile incremento delle tensioni geopolitiche legate al controllo dei dati mondiali
  • La disruption, così come si sta manifestando, potrebbe risultare destabilizzante, ma gli investitori hanno la possibilità di sfruttare il potenziale di crescita ad essa legato: investimenti tematici e sostenibilità sono due valide modalità per investire in opportunità future

È tempo di rivedere il concetto di disruption. Una volta questo termine era associato al settore tecnologico e in particolare alle nuove piattaforme che hanno rivoluzionato le tradizionali forme di ride hailing (i.e.: un servizio “a chiamata” di vetture con autista), noleggio, consegna di cibi e non solo. Oggi, alla luce dei progressi in ambito hardware e software (e dell’enorme proliferazione di dati), la disruption riguarda sempre più settori e invade prepotentemente la nostra vita quotidiana.

Siamo quindi di fronte a una sorta di “darwinismo digitale”, un fenomeno globale che relegherà alcune attività ai margini, consentirà ad altre di guadagnare significative quote di mercato e potrebbe persino influenzare l’ordine geopolitico mondiale. Al pari del processo evolutivo da cui prende il nome, il darwinismo digitale è una svolta che sta cambiando il mondo in cui viviamo. Ma per gli investitori ci sono buone notizie: è possibile beneficiare delle opportunità di crescita e profitto e al contempo contribuire a risultati concreti e positivi per il pianeta.

Tre temi di investimento essenziali della new disruption

1. Clima e tecnologia

A maggio 2021, l’inviato speciale per il clima degli Stati Uniti John Kerry affermava che metà dei tagli necessari per azzerare le emissioni nette sarebbe stata possibile “tramite tecnologie ancora sconosciute”.

Box 1I progressi sul fronte delle “tecnologie climatiche” – dai mercati per la compensazione del carbonio gestiti dall’intelligenza artificiale (AI) alle infrastrutture potenziate per il trasporto dell’energia – possono contribuire alla riduzione degli effetti del riscaldamento globale.

Secondo PwC, nei dodici mesi a giugno 2021 sono stati investiti USD 87,5 miliardi in società che combattono la crisi climatica, rispetto ai 24,8 miliardi di dollari dell’anno precedente.1 Dal 2013 più del 60% di tutti i finanziamenti di venture capital hanno riguardato tecnologie per la mobilità e i trasporti, veicoli elettrici compresi (cfr. grafico). Sembra inoltre esserci un disallineamento fra la quantità di emissioni di gas serra (GHG) prodotte da alcuni settori e i finanziamenti destinati agli stessi. Ad esempio, nel periodo sopra indicato il comparto manifatturiero ha ricevuto solo il 9% dei finanziamenti, pur avendo contribuito alle emissioni di GHG per il 29%. Per gli investitori tale gap potrebbe rappresentare un’opportunità per finanziare nuove tecnologie climatiche.

 

 

Molte tecnologie mirate alla riduzione delle emissioni potrebbero essere sottofinanziate
Quota delle emissioni globali e degli investimenti di venture capital nelle tecnologie climatiche per area critica

Chart: Say-on-pay failure rate increased in 2021
Fonte: PwC, << State of Climate Tech 2021 >>.

 

2. Dati e connettività

Dal momento che una grande fetta della popolazione mondiale è connessa digitalmente, l’innovazione potrebbe avanzare a velocità folle e sconvolgere l’intero pianeta. Basti pensare che oltre il 60% degli abitanti della terra possiede una connessione a internet2, mentre solo nei primi anni ’80 la percentuale era dello 0% circa. Questa connettività genera 2,5 quintilioni di byte di dati al giorno.3 Come se non bastasse, nel 2021 l’internet of things (IoT)4 è cresciuto del 9%, per un totale di 12,3 miliardi di connessioni.5 E la tecnologia “6G” (in cui attualmente la Cina fa da apripista) potrebbe essere 100 volte più potente del 5G. Si andrebbe ben oltre le “case intelligenti” e si passerebbe alle “città intelligenti”, un’evoluzione che consentirebbe di affrontare importanti problematiche economiche, sociali e ambientali.

Box 1Ma, alle fine, a che cosa portano tutte queste infrastrutture e i dati che trasmettono? Nella prossima fase di internet, che alcuni hanno già battezzato “metaverso”, il mondo virtuale e il mondo online potrebbero avvicinarsi. Quanti studenti preferirebbero “passeggiare” per le vie di un antico villaggio romano anziché leggerne semplicemente una descrizione? E chi non vorrebbe esplorare la sua nuova cucina prima di iniziare i lavori di ristrutturazione? Il metaverso potrebbe dotare di nuove fonti di reddito le società ben posizionate, soprattutto quelle attive in aree quali lo shopping, istruzione, intrattenimento e sistemi di pagamento elettronici.

 

3. Uomo e macchina

Nel corso della storia ci sono stati grandi salti evolutivi che hanno permesso alla vita di progredire: parliamo della “disruption biologica” originale. Oggi potremmo essere alle soglie di un balzo simile. Secondo alcune stime, entro il 2045 il machine learning e l’AI potrebbero portare alla cosiddetta “singolarità”, cioè il momento in cui le macchine saranno più intelligenti dell’uomo.7 Anche se quel momento non dovesse mai arrivare, le nuove tecnologie avranno comunque un impatto radicale sulla qualità e sulla durata della vita.

La scienza sembra seguire anch’essa la legge di Moore: i tempi di implementazione delle nuove tecnologie sono sempre più brevi e i costi sono in costante diminuzione. Grazie al rapido sviluppo della genomica8, ad esempio, in un prossimo futuro sarà possibile individuare e trattare con largo anticipo le malattie genetiche e già oggi sono state applicate nuove soluzioni per alleviare la crisi di Covid-19. Nel campo delle nanotecnologie9 gli scienziati stanno mettendo a punto una “protesi retinica liquida” iniettabile che un giorno potrebbe consentire ai non vedenti di recuperare la vista.10

Pronti per il “darwinismo digitale”

Charles Darwin e altri naturalisti esposero una teoria dell’evoluzione basata sulla “selezione naturale”, una tesi che sembra valida ancora oggi, dal momento che si riscontra un panorama competitivo ridisegnato dalla capacità delle singole aziende di adattarsi e prosperare. Ma le conseguenze di questa corsa alla supremazia tecnologica, in cui “chi vince piglia tutto”, e l’influenza che ne deriva, sono molto più ampie. Probabilmente sono all’origine delle tensioni geopolitiche, ad esempio fra Stati Uniti e Cina, forse più che delle questioni commerciali. Il controllo dei dati è un’arma potente. E l’esigenza di proteggere le attività digitalizzate impone una solida cybersecurity. Nel 2025 i costi del cybercrime globale potrebbero arrivare a USD 10.500 miliardi contro i 3.000 miliardi di dollari del 2015.11 Si tratta di un vero e proprio settore in rapida crescita; fra il 2021 e il 2025 si stima infatti un aumento della spesa globale per la sicurezza informatica a oltre USD 1.750 miliardi.12

Due spunti per gli investitori

1. Rivedere la costruzione dei portafogli

Nell’attuale contesto di rendimenti contenuti, in cui il potenziale di crescita e di reddito è ambito, è importante adottare un approccio diverso nella costruzione del portafoglio, in grado di sfruttare le opportunità offerte dalla disruption.
Oltre ai fondi diversificati, forse gli investitori dovrebbero prendere in considerazione anche le seguenti aree:

  • L’investimento tematico può risultare utile per trarre vantaggio dalle opportunità derivanti da questa fase di disruption. I fondi tematici, come quelli incentrati sul “healthy living” o sulle “smart cities”, possono offrire uno scorcio su opportunità future, un punto di vista nuovo accanto ai tradizionali modi di classificare gli investimenti in base ai settori o alle aree geografiche.
  • La sostenibilità in tutte le sue forme è un elemento fondamentale nel mondo odierno degli investimenti: ci riferiamo in particolare alla necessità di contrastare il cambiamento climatico, uno dei processi più pericolosamente dirompenti al mondo. Per fortuna, è possibile integrare nei portafogli investimenti in grado di promuovere cambiamenti reali. Le obbligazioni “green” e “blue” finanziano, ad esempio, progetti associati alla lotta al cambiamento climatico e alla preservazione degli oceani. Ma la sostenibilità va oltre il clima e oggi interessa ogni aspetto della nostra vita. Gli investimenti allineati agli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU possono essere utili a Paesi, associazioni, aziende e singoli individui di tutto il mondo per sostenere la protezione del pianeta, la fine della povertà e il miglioramento della vita sociale a livello globale. In merito agli investimenti, disruption e sostenibilità vanno a braccetto. Per individuare le società favorite da questa fase di disruption oggi è più importante che mai prendere in esame le vere cause della resilienza, del successo e della longevità delle aziende in cui investiamo tramite i fattori di sostenibilità.

2. Beneficiare del potere delle tecnologie rivoluzionarie nel processo di investimento

Per trarre il massimo vantaggio dalla “new” disruption, gli investitori dovrebbero integrare nei loro processi di investimento tecnologie nuove e possibilmente dirompenti.
Prendiamo in considerazione tutti i fattori che concorrono alla creazione di soluzioni di investimento a lungo termine, indipendentemente da preferenze di tipo growth/value e dall’analisi fondamentale/quantitativa. I gestori di portafoglio devono analizzare i business model e le valutazioni, ponderare i fattori di sostenibilità, i management aziendali, la corporate governance e la cultura aziendale. Oggi più che mai è cruciale saper sfruttare questa moltitudine di dati disponibili su imprese e trend provenienti da varie fonti e da tutto il mondo in tempo reale. Vale a dire avere la capacità di analizzare tutto con cognizione di causa e concentrarsi su ciò che conta.

In Allianz Global Investors sviluppiamo costantemente tool per sostenere i nostri team di investimento nella ricerca di alpha (compreso l’alpha finanziario e “associato a un risultato”) pur mantenendo la flessibilità in presenza di variazioni delle condizioni del mercato. I processi di investimento proprietari non hanno mai utilizzato volumi così elevati di dati. Ci avvaliamo dell’AI e dell’elaborazione del linguaggio naturale (NLP) in varie lingue al fine di rendere immediatamente disponibili i dati più recenti.

La disruption potrebbe risultare destabilizzante. Tuttavia, siamo convinti che sia un’occasione da sfruttare per via delle opportunità che offre e per la grande e urgente necessità di trasformarne le conseguenze a proprio vantaggio.

La crescita esponenziale spiegata con un chicco di riso

Un racconto popolare indiano sulla nascita del gioco degli scacchi narra quanto segue. Entusiasta del suo nuovo passatempo, il re domandò al suo inventore che cosa volesse in cambio. L’uomo chiese un chicco di riso per il primo riquadro della scacchiera, due chicchi per il secondo, quattro per il terzo e così via; la quantità raddoppiava a ogni riquadro. Il re acconsentì a questa richiesta all’apparenza modesta, ma al 64° riquadro doveva all’inventore degli scacchi ben 18 quintilioni di chicchi di riso, una quantità sufficiente a seppellire tutta l’India sotto un metro di riso.

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1. Fonte: Report di PwC „State of Climate Tech 2021“, dicembre 2021.
2. Fonte: DataReportal: “Digital around the world – global digital insights”, ottobre 2021
3. Fonte: SeedScientific.com: “How much data is created every day?”, 2018.
4. IoT: il mondo iperconnesso in cui gli oggetti fisici sono integrati tramite sensori e possono essere connessi e controllati.
5. Fonte: FirstPoint: “Top 4 challenges in IoT data collection and management”, ottobre 2021.
6. Fonte: CloudNine.com: “Perspective on the amount of data contained in 1 gigabyte”.
7. Fonte: Futurism.com “Kurzweil claims that the singularity will happen by 2045”, febbraio 2017
8. Genomica: mappatura e possibile editing del genoma, l’insieme delle istruzioni genetiche di un organismo.
9. Nanotecnologie: manipolazione della materia su scala molecolare; un nanometro è pari a un milionesimo di millimetro.
10. Fonte: DigitalTrends: “Nanotech injection successfully restores vision in blind rats”, luglio 2020
11. Fonte: Cybersecurity Ventures: “Cybercrime to cost the world $10.5 trillion annually by 2025”, novembre 2020.
12. Fonte: EINNews.com: “Global cybersecurity spending to exceed $1.75 trillion from 2021-2025”, settembre 2021.

L’investimento implica dei rischi. Il valore di un investimento e il reddito che ne deriva possono aumentare così come diminuire e, al momento del rimborso, l’investitore potrebbe non ricevere l’importo originariamente investito. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Se la valuta in cui sono espressi i rendimenti passati differisce dalla valuta del paese di residenza dell’investitore, quest’ultimo potrebbe essere penalizzato dalle fluttuazioni dei tassi di cambio fra la propria valuta e quella di denominazione dei rendimenti al momento di un’eventuale conversione. Le informazioni e le opinioni espresse nel presente documento, soggette a variare senza preavviso nel tempo, sono quelle della società che lo ha redatto o delle società collegate, al momento della redazione del documento medesimo. I dati contenuti nel presente documento derivano da fonti che si presumono corrette e attendibili al momento della pubblicazione del documento medesimo. Si applicano con prevalenza le condizioni di un’eventuale offerta o contratto che sia stato o che sarà stipulato o sottoscritto. Il presente documento è una comunicazione di marketing emessa da Allianz Global Investors GmbH, www.allianzgi.it, una società di gestione a responsabilità limitata di diritto tedesco, con sede legale in Bockenheimer Landstrasse 42-44, 60323 Francoforte sul Meno, iscritta al Registro Commerciale presso la Corte di Francoforte sul Meno col numero HRB 9340, autorizzata dalla BaFin (www.bafin.de). La Sintesi dei diritti degli investitori è disponibile in francese, inglese, italiano, tedesco e spagnolo all’indirizzo https://regulatory.allianzgi.com/en/investors-rights. Allianz Global Investors GmbH ha stabilito una succursale in Italia, Allianz Global Investors GmbH, Succursale in Italia, via Durini 1 - 20122 Milano, soggetta alla vigilanza delle competenti Autorità italiane e tedesche in conformità alla normativa comunitaria. È vietata la duplicazione, pubblicazione o trasmissione dei contenuti del presente documento in qualsiasi forma; salvo consenso esplicito da parte di Allianz Global Investors GmbH.

Documento illustrativo di approfondimento che non costituisce offerta al pubblico di prodotti/servizi finanziari.

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Ucraina: prediligere la prudenza

24.02.2022
Ucraina: prediligere la prudenza

Sintesi

Con l'invasione su larga scala dell'Ucraina avviata dalla Russia, gli investitori già attenti dovrebbero adottare una posizione ancora più cauta in merito agli asset rischiosi. Sebbene nessuno sa come si evolverà il conflitto, quel che è certo è che avrà implicazioni di ampia portata per i mercati, come dimostra l'aumento dei prezzi dell'energia che già da ora sta alimentando la crescita dell'inflazione.


  • Con l'invasione dell'Ucraina da parte delle forze russe, la parola d'ordine per gli investitori deve essere "vigilanza", poiché il conflitto potrebbe prendere forme diverse e i costi umanitari potrebbero essere enormi.
  • L'aumento dei prezzi delle materie prime avrebbe un impatto negativo in un contesto già dominato da un'elevriaata inflazione, con implicazioni per la crescita e potenzialmente anche per la politica moneta.
  • Monitoriamo attentamente qualsiasi alterazione nella liquidità del mercato e raccomandiamo un atteggiamento cauto poiché, dopo anni di solida performance, gli operatori del mercato potrebbero ridurre l'esposizione sugli asset rischiosi.

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