Grassroots Research®

Market Monitor: III Trimestre 2024

Grassroots Research® è una divisione di Allianz Global Investors che si avvale di una rete globale di giornalisti investigativi, ricercatori sul campo, contatti settoriali e analisti interni per riuscire a individuare, prima di altri asset manager, importanti trend relativi a singoli titoli o settori.

Scopri i trend di mercato analizzati in questo trimestre.

Mercato della climatizzazione – India

Grassroots® ha condotto una serie di interviste con distributori di condizionatori d’aria in India per verificare il panorama competitivo e le prospettive di vendita degli apparecchi di climatizzazione nei mercati residenziale e commerciale.

Le fonti si aspettano che nel 2024, rispetto al 2023, le vendite di prodotti per il condizionamento dell’aria aumentino in media del 39% nel segmento residenziale e del 28% in quello commerciale, a causa di fattori quali l’estate insolitamente calda di quest’anno, il numero elevato di clienti al primo acquisto, la domanda nelle città di seconda e terza fascia e l’aumento del numero di centri commerciali e alberghi.

“Le temperature estive di quest’anno sono le più alte a memoria d’uomo”, ha dichiarato una delle fonti che hanno commentato. Con l’ondata di caldo che ha prevalso dall’inizio del mese, i consumatori stanno correndo ad acquistare condizionatori d’aria e per molti è la prima volta. La domanda sta crescendo anche nelle città di seconda e terza fascia, grazie alla fornitura costante di elettricità e alla crescente accessibilità economica”.

Alla domanda sui condizionatori d’aria di tipo inverter, le fonti hanno risposto che nel 2023 questa tipologia ha inciso mediamente per il 76% sul mix complessivo di vendita, mentre le aspettative per il 2024 sono in media dell’87%, in quanto tali apparecchi hanno una buona efficienza energetica e i loro prezzi sono scesi negli ultimi uno o due anni rispetto ai condizionatori a velocità fissa.

Secondo una fonte, “il minor consumo di energia dei condizionatori d’aria con inverter è una grande attrattiva per gli utenti che ne fanno maggiore uso: se utilizzati per otto-dodici ore al giorno, possono far risparmiare circa il 15% sulla bolletta elettrica. Molti consumatori sono conquistati da questo aspetto, ma non si rendono conto che la manutenzione di un condizionatore a inverter costa circa il 50% in più rispetto a un condizionatore a velocità fissa”.

In effetti, la penetrazione dei condizionatori di tipo inverter dovrebbe accelerare per il 73% delle fonti e crescere costantemente per il 27% nei prossimi uno o due anni, in quanto i produttori stanno spingendo i rivenditori a vendere più condizionatori inverter e alcuni hanno smesso del tutto di produrre condizionatori a velocità fissa.

Indagine sul sentiment dei consumatori della Generazione Z e Millennial – Globale

Grassroots® ha condotto un’indagine online su un panel di membri della Generazione Z e Millennial di età compresa tra 18 e 43 anni in Cina, Germania e Stati Uniti per capire le preferenze generali dei consumatori in termini di aspetto esteriore, alimentazione consapevole/salutare ed esperienze offline.

Nella scelta dell’abbigliamento, in media il 30% delle fonti in Cina, Germania e Stati Uniti ha affermato che i marchi di lusso sono molto importanti, mentre il 29% si è dichiarato neutrale.

Tra coloro che considerano i nomi del lusso molto o estremamente importanti nella scelta dell’abbigliamento, il 57% in Cina ha indicato come criterio principale la valorizzazione della propria immagine personale, mentre in Germania (42%) e negli Stati Uniti (41%) si tratta di regalarsi qualcosa di speciale.

Il 53%, il 45% e il 42% rispettivamente in Germania, negli Stati Uniti e in Cina preferiscono acquistare abbigliamento e accessori dai marchi del mercato di massa, mentre il 32% in Cina preferisce i marchi di lusso e il 34% e il 26% in Germania e negli Stati Uniti preferiscono marchi di lusso premium/ accessibili.

Per quanto riguarda i prodotti sostenibili, una media del 37% in tutti e tre i Paesi prenderebbe in considerazione l’idea di pagare un sovrapprezzo (a seconda dell’entità) per abbigliamento e accessori prodotti in modo sostenibile/ecologico, mentre una media del 33% ha dichiarato che pagherebbe di più. Allo stesso tempo, una media del 40% in tutti e tre i Paesi ha dichiarato che pagherebbe di più per prodotti di bellezza/cosmetici “clean”, mentre una media del 28% prenderebbe in considerazione la possibilità di pagare un sovrapprezzo a seconda della sua entità.

Per quanto riguarda le preferenze alimentari, il gusto/sapore è il primo fattore molto o estremamente importante nella scelta dei prodotti da consumare in tutti e tre i Paesi, seguito dal prezzo e dalla qualità degli ingredienti negli Stati Uniti, dal prezzo, dai valori nutritivi e dalla qualità degli ingredienti in Germania e dalla qualità degli ingredienti e dai valori nutritivi in Cina.

In media, il 45% nei tre Paesi ha in effetti dichiarato di consumare bevande alcoliche una volta alla settimana o meno, mentre il 27% ha affermato di non consumare alcol.

Inoltre, il 48% e il 63%, rispettivamente negli Stati Uniti e in Germania, va al ristorante una volta alla settimana o meno, mentre il 50% in Cina va al ristorante da una a tre volte alla settimana.

Alla domanda sul loro livello di attività fisica, il 39% in media in Cina, Germania e Stati Uniti ha dichiarato di fare esercizio da una a tre volte alla settimana, mentre il 27% in media fa esercizio da tre a cinque volte alla settimana.

La corsa, le passeggiate e le escursioni sono le attività di fitness più comuni in tutti e tre i Paesi, seguite dall’allenamento con i pesi negli Stati Uniti e in Germania, dagli sport di gruppo/con partner in Cina, dalla bicicletta in Cina e in Germania e dallo yoga/pilates negli Stati Uniti.

Per quanto riguarda le attività del tempo libero, il 51%-57% di tutti e tre i Paesi intraprende in media viaggi o gite di piacere da una a tre volte all’anno. Musica/concerti/festival sono le esperienze di viaggio per il tempo libero al primo posto nella classifica delle fonti in tutti e tre i Paesi, seguiti dai viaggi culinari in Cina, dai viaggi sportivi in Germania, dal turismo del benessere/ dei ritiri in tutti e tre i Paesi e dai parchi di divertimento/a tema in Germania e negli Stati Uniti.

Software creativo – Stati Uniti

Grassroots® ha commissionato una serie di interviste a professionisti del marketing e del design negli Stati Uniti per comprendere il contesto concorrenziale del mercato dei software creativi, l’utilizzo attuale dell’IA (intelligenza artificiale) nella creazione di contenuti e le aspettative per l’uso futuro.

Il 96% utilizza attualmente i prodotti Creative Cloud di Adobe, il 32% FIGMA, il 28% Canva, l’8% Blender e il 4% rispettivamente Unreal Engine (Epic Games) e Maya (Autodesk).

Il 76% usa l’intelligenza artificiale in aggiunta agli strumenti di progettazione esistenti, mentre il 24% non la utilizza.

Una fonte che ha commentato ha dichiarato: “Utilizziamo una serie di strumenti di intelligenza artificiale... soprattutto per il brainstorming. A volte ci viene in mente quella che pensiamo sia una buona premessa per un post di un cliente e poi la buttiamo in questi... strumenti e chiediamo delle variazioni. È un ottimo modo per aiutarci nello scambio di idee, ma non sono ancora molto bravi a creare un’idea anziché mostrarci semplicemente altre angolazioni e cose che non avevamo visto da soli. Ci affidiamo all’IA anche per le correzioni”.

Tra il 76% che ha commentato, il 95% ha dichiarato che il principale vantaggio degli strumenti di progettazione IA rispetto agli strumenti precedenti è l’efficienza/produttività e il 5% ha affermato che non ci sono vantaggi, mentre il 53% ha dichiarato che il principale svantaggio è che i contenuti IA devono essere modificati, il 32% ha citato la mancanza del tocco umano e il 16% i problemi di copyright.

Tra il 24% delle fonti che non utilizzano l’IA, l’83% ha dichiarato che il motivo principale per cui non adotta l’automazione/gli strumenti IA è che non ne ha bisogno e il 17% ha citato problemi di copyright dei contenuti. Il 67% ritiene comunque abbastanza probabile che inizierà a utilizzare gli strumenti di IA nei prossimi due o tre anni, mentre il 33% lo ritiene molto probabile.

Domanda di pick-up – Thailandia

Per esaminare la domanda di pick-up e le prospettive generali del mercato thailandese, Grassroots® ha intervistato una serie di fonti presso i concessionari di pick-up sia nelle aree rurali che in quelle urbane.

L’80% prevede che le vendite di pick-up diminuiranno nel 2024 rispetto al 2023 e il 13% si aspetta un aumento – nel complesso un calo medio del 26% – principalmente a causa della stretta creditizia e, in misura minore, del rallentamento economico generale e dei consumatori che attendono l’arrivo dei pick-up elettrici.

Una fonte ha commentato: “La [nostra] sede centrale prevede un calo del 22% delle vendite. Ma io credo che andrà peggio. L’anno scorso le vendite sono state buone nel primo semestre e negative nel secondo, con un calo del 30% per l’intero anno. Quest’anno stanno continuando a diminuire fin dai primi mesi, quindi, nel complesso, il calo dovrebbe essere peggiore del 22%. Il motivo principale è la severa regola dell’estensione del credito, perché il 90% delle vendite di auto o pick-up avviene tramite finanziamento”.

I prezzi attuali dei pick-up sono in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso secondo il 60% a causa del lancio di nuovi modelli, mentre sono invariati per il 27% e in calo per il 13%.

In prospettiva, il 67% prevede che i prezzi dei pick-up aumenteranno in media del 2% negli ultimi mesi del 2024 a causa della nuova norma sulle emissioni Euro 5.

Per quanto riguarda gli sconti, il 60% delle fonti ha riferito che il livello di scontistica è invariato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre il 40% ha dichiarato che ci sono più sconti sotto forma di optional/accessori extra ecc. che non sconti diretti. L’87% si aspetta lo stesso livello di sconti per gli ultimi mesi del 2024.

Scarpe da corsa ad alte prestazioni – Francia

Grassroots® ha realizzato una serie di interviste presso rivenditori specializzati e grandi magazzini di abbigliamento sportivo in Francia per esaminare i livelli delle scorte e le prospettive di vendita delle calzature sportive nel segmento performance running.

Per il 60% delle fonti, nel primo quadrimestre del 2024 le vendite complessive di scarpe da corsa ad alte prestazioni sono aumentate di una percentuale bassa a singola cifra, a causa della continua popolarità della corsa tra i clienti nuovi e abituali che sostituiscono regolarmente le calzature, mentre sono rimaste invariate per il 33% dopo il picco raggiunto durante la pandemia e sono diminuite secondo il 7%. Una fonte ha commentato: “Il ritorno delle gare podistiche organizzate dalle autorità locali, che erano state annullate durante il COVID, è sicuramente un fattore che ha contribuito... all’aumento delle vendite”. I corridori di lunga data stanno tornando, i nuovi corridori che hanno iniziato a praticare questo sport durante il COVID vogliono mettersi alla prova. Tutto questo è positivo per le vendite”.

Secondo il 73% delle fonti, il sell-through delle scarpe da corsa per il resto del 2024 rimarrà invariato rispetto al primo quadrimestre, sostenuto dagli attuali driver di mercato e dai grandi retailer di abbigliamento sportivo che stanno potenziando i reparti di scarpe da corsa, mentre il 20% prevede un miglioramento per motivi analoghi e il 7% un peggioramento. Una delle fonti che hanno commentato ha dichiarato: “Prevedo che l’attuale tendenza al rialzo delle vendite del 3% continuerà nel 2024 grazie agli attuali driver di mercato. I clienti sostituiscono regolarmente le scarpe quando si usurano o passano a livelli di allenamento più intensivi. I marchi aggiornano regolarmente la tecnologia delle loro scarpe. Anche i social media stanno aiutando il mercato”.

Per quanto riguarda i marchi attualmente più popolari, il 67% ha citato HOKA (Deckers Outdoor), che sta guadagnando popolarità grazie al fatto di essere un player relativamente nuovo, alla sua identità francese e al marketing aggressivo, mentre il 20% ha citato On Running (On Holding) nel segmento delle scarpe da corsa di fascia alta.

Una fonte ha commentato: “Il marketing di HOKA è molto intelligente. Si parla sempre di comfort, ma a mio avviso una scarpa da corsa non deve essere necessariamente comoda. On Running è molto presente nel segmento del triathlon. Le loro scarpe sono ben fatte e fanno molto marketing. La collezione Cloud conferisce un’identità al marchio”.

Il 53% ha inoltre riferito che Adidas sta perdendo popolarità a causa del suo assortimento più ridotto, del successo limitato nelle nicchie di mercato della corsa e della strategia di vendere prodotti nel canale B2C, mentre il 20% ha citato Nike per motivi analoghi. Il 93% ha comunque dichiarato che le scorte si sono normalizzate per tutti i marchi e non rappresentano un problema per i canali di vendita al dettaglio di scarpe da corsa ad alte prestazioni. Una fonte ha commentato: “Quest’anno stiamo uscendo da un periodo di eccesso di offerta sul mercato. C’è stato molto dumping nei magazzini di liquidazione e su internet. Ovviamente, per i marchi era meglio liberarsi delle scorte e sacrificare i margini piuttosto che tenerle. Quest’anno i produttori hanno rivisto i loro livelli di inventario. L’offerta è molto più pulita: le scorte eccessive sono ormai superate”.

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