Grassroots Research®

Grassroots Research® Market Monitor

Grassroots Research® è una divisione di Allianz Global Investors che si avvale di una rete globale di giornalisti investigativi, ricercatori sul campo, contatti settoriali e analisti interni per riuscire a individuare, prima di altri asset manager, importanti trend relativi a singoli titoli o settori.

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Indagine sul ciclo di aggiornamento dei PC aziendali – Stati Uniti e Giappone

Le interviste condotte da Grassroots® con i responsabili decisionali IT di grandi imprese negli Stati Uniti e in Giappone hanno rivelato che il 30% e il 32%, rispettivamente, hanno già avviato la sostituzione dei PC a fronte della scadenza del supporto di Microsoft Windows 10, mentre il 63% e il 65% hanno predisposto una roadmap per la sostituzione. Secondo quanto riferito, la stagione di punta per la sostituzione è tra il quarto trimestre 2024 e il primo trimestre 2025 in entrambi i Paesi.

L’implementazione di software di sicurezza avanzati e una migliore formazione dei dipendenti in materia di cybersecurity sono state indicate dalle fonti come le due azioni più critiche sia negli Stati Uniti che in Giappone, insieme a periodici audit di sicurezza citati come terza misura critica negli Stati Uniti e alla limitazione dell’accesso ai dati sensibili in Giappone.

I budget IT per l’acquisto di PC sono previsti in aumento sia nel 2024 rispetto al 2023 che nel 2025 rispetto al 2024 in entrambi i Paesi: negli Stati Uniti, il 40% prevede un aumento del 10%-30%, il 40% del 30%-50% e il 13% di oltre il 50% nel 2024 rispetto al 2023. In Giappone l’incremento atteso è compreso tra il 10% e il 30% per il 44% e tra il 30% e il 50% per il 27%, mentre il 13% prevede un incremento inferiore al 10% nel 2024 rispetto al 2023. Un ritmo simile di aumento del budget è previsto per il 2025 rispetto al 2024.

Il 64% e il 63%, rispettivamente negli Stati Uniti e in Giappone, hanno testato i PC AI disponibili sul mercato. Il 68% negli Stati Uniti e il 62% in Giappone hanno dichiarato che molto probabilmente prenderanno in considerazione l’adozione di PC con intelligenza artificiale in occasione di un prossimo aggiornamento dei PC aziendali, mentre il 29% e il 34% in ciascun Paese prevedono questa possibilità.

Il miglioramento della produttività è il fattore principale che spinge l’adozione di PC AI in entrambi i Paesi, seguito dalla capacità di migliorare il processo decisionale. L’analisi automatizzata dei dati è la funzione di intelligenza artificiale più richiesta, seguita da strumenti di assistenza AI come ChatGPT, l’automazione dei compiti e l’analisi predittiva.

In entrambi i Paesi, le caratteristiche di sicurezza e la compatibilità con i sistemi esistenti sono i primi due fattori critici per la scelta di una marca di PC, seguiti da prezzo e rapporto qualità/prezzo, design e qualità costruttiva negli Stati Uniti, mentre in Giappone prevalgono l’assistenza ai clienti e gli interventi in garanzia rispetto al prezzo e al rapporto qualità/prezzo.

Indagine sul sentiment dei consumatori – Cina

Grassroots® ha intervistato un panel di consumatori generici in Cina per verificare i cambiamenti nelle attività di spesa e consumo delle famiglie. Il 55% prevede un graduale miglioramento dell’economia nei prossimi 12 mesi, il 9% si aspetta un netto miglioramento e il 29% prevede un andamento invariato. Le fonti delle città di prima fascia sono relativamente più ottimiste sullo sviluppo economico rispetto a quelle delle città di fascia inferiore. Le principali preoccupazioni riguardano attualmente l’inflazione e la recessione economica, mentre la potenziale riduzione dello stipendio/perdita di reddito preoccupa maggiormente gli abitanti delle città di prima fascia rispetto a quelli delle città di fascia inferiore.

La percentuale di risparmio rispetto al reddito mensile varia dal 10% al 60% per la maggior parte delle fonti, con il 20%-40% come range più comune di risparmio mensile. Il 49% delle fonti ha indicato un leggero aumento dei risparmi rispetto a un anno fa, mentre il 27% ha mantenuto i risparmi e il 24% li ha ridotti. Guardando ai prossimi 12 mesi, il 45% prevede di risparmiare di più rispetto al livello attuale, mentre il 39% si aspetta di mantenere i risparmi e il 15% di ridurli.

Il 58% delle fonti ha segnalato un aumento del reddito disponibile delle famiglie rispetto allo scorso anno. Le condizioni economiche nazionali e l’inflazione rimangono i due principali fattori che influenzano il reddito delle famiglie quest’anno.

Il 39% ha dichiarato che la situazione finanziaria del proprio nucleo familiare è migliorata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre per il 32% è rimasta invariata e per il 28% è peggiorata. Per gli ultimi mesi del 2024, il 56% prevede che la situazione finanziaria della propria famiglia migliorerà e il 35% che rimarrà stabile.

A proposito delle politiche di stimolo varate di recente, il 61% pensa che porteranno a un miglioramento sostenibile dell’economia, mentre il 29% ritiene che comporteranno solo un miglioramento a breve termine. Le persone con un reddito più elevato sono relativamente più ottimiste su tali politiche rispetto a quelle con un reddito inferiore.

l 52% delle fonti pensa che ci saranno sicuramente ulteriori politiche di sostegno, mentre il 41% lo ritiene probabile. Le fonti a più alto reddito sono relativamente più ottimiste sulle future politiche di sostegno, in particolare il 43% si aspetta di vedere maggiori misure di sostegno per il rilancio dei consumi.

Il 52% ha consumato/è disposto a spendere di più grazie alle recenti politiche di sostegno, mentre il 41% ha dichiarato che il proprio comportamento di consumo non è cambiato. Tra coloro che hanno aumentato la spesa per consumi, il 51% ha speso di più (o prevede di spendere di più) per i viaggi, seguiti da cibo e bevande/pasti fuori casa e dall’elettronica di consumo.

Il 67% prevede che la spesa delle famiglie aumenterà nel 2024 rispetto al 2023, il 22% che rimarrà stabile e il 10% che diminuirà rispetto all’anno scorso. La variazione del reddito gioca il ruolo più importante nel determinare la disponibilità a spendere, insieme all’inflazione che fa aumentare la spesa. Tra coloro che prevedono di ridurre la spesa, il 29% tende a risparmiare di più per usi futuri.

Le forniture per la casa, i generi alimentari, l’abbigliamento, le calzature e gli accessori sono le prime tre categorie per le quali è più probabile un aumento della spesa nel 2024 rispetto al 2023. D’altro canto, i grandi elettrodomestici e i beni di lusso sono le categorie che più probabilmente registreranno una riduzione della spesa.

Beni di lusso – Hong Kong

Dalle interviste con i retailer del lusso di Hong Kong è emerso che l’80% delle fonti ha riferito un traffico pedonale inferiore quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a causa di un effetto base elevato in seguito alla riapertura delle frontiere di Hong Kong dopo il COVID, di una minore affluenza di turisti e di un maggior numero di acquisti all’estero da parte dei locali, mentre il 13% ha registrato un aumento del traffico pedonale dovuto a una maggiore attrattività del marchio e brand awareness e il 6% ha parlato di una situazione invariata.

L’80% ha inoltre dichiarato che le vendite sono diminuite quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, poiché il numero di turisti non è tornato ai livelli pre-COVID e gli acquirenti locali hanno speso di più in beni di lusso durante i loro viaggi all’estero. Il 13% ha dichiarato che le vendite sono aumentate soprattutto grazie al crescente appeal del marchio e all’aumento delle vendite a clienti stranieri provenienti da Paesi come Singapore, Malesia, Filippine, Giappone e altri, mentre una fonte ha dichiarato che le vendite sono rimaste invariate.

Tra il 53% che ha commentato, la metà ha citato Hermes (Hermes International), Chanel, Dior, Fendi, Louis Vuitton (tutti LVMH Moet Hennessy Louis Vuitton) e Moncler come marchi che stanno guadagnando quote di mercato. Gli altri hanno invece affermato che nessun marchio si è veramente distinto in quanto le vendite si basano sulle preferenze e sulle esigenze dei clienti, e il 25% ha dichiarato che Gucci e Saint Laurent (entrambi Kering) stanno perdendo quote di mercato.

In prospettiva, il 60% ritiene che le vendite per il resto del 2024 saranno stabili rispetto al primo semestre del 2024, in quanto si aspetta che l’aumento delle vendite in ottobre (per le festività del National Day) e durante la stagione dello shopping di fine anno compenserà i tranquilli mesi estivi. Il 27% prevede inoltre un calo delle vendite dovuto al fatto che i locali continueranno ad acquistare più articoli di lusso durante i loro viaggi all’estero e che i clienti della Cina continentale saranno meno numerosi, mentre il 13% ha dichiarato che il crescente appeal dei marchi e la spesa di fine anno miglioreranno le vendite nel secondo semestre del 2024 rispetto al primo.

Prodotti per la nutrizione sportiva – Stati Uniti

Grassroots® ha intervistato una serie di fonti presso i rivenditori di prodotti per l’alimentazione sportiva negli Stati Uniti per verificare l’andamento delle vendite e la concorrenza del mercato. Negli ultimi 12 mesi le vendite complessive di prodotti per l’alimentazione sportiva sono aumentate secondo il 60% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, grazie ai contenuti dei social media che promuovono i benefici per la salute/la forma fisica e ai nuovi marchi/prodotti innovativi, mentre sono rimaste stabili per il 32% e sono diminuite per l’8%.

Tra il 92% che ha commentato, il 61% ha notato un impatto positivo delle vendite crossover per la categoria della nutrizione sportiva in merito ai clienti che acquistano integratori/farmaci per la gestione del peso per contrastare gli effetti collaterali dell’uso del GLP-1, mentre il 39% non ha notato alcun cambiamento.

Le vendite dei prodotti Optimum Nutrition (ON) (Glanbia) sono rimaste invariate per il 48% negli ultimi 12 mesi e sono diminuite secondo il 28% a causa della mancanza di nuovi prodotti competitivi, mentre sono aumentate per il 24% grazie al riconoscimento del marchio e alla fedeltà dei clienti. Anche per quanto riguarda gli altri marchi di Glanbia nella stessa categoria, le vendite sono rimaste invariate rispetto all’anno precedente per la maggior parte di coloro che hanno Isopure, Amazing Grass e think!.

I marchi più citati che hanno guadagnato quote di mercato negli ultimi sei mesi sono CBUM/Raw Nutrition per il 56%, Gorilla Mind per il 44% e Ryse (Ryse Up Sports Nutrition) per la forte presenza sui social media, mentre nessuno ha guadagnato quote secondo il 24%. L’84% ha inoltre dichiarato che nessun marchio ha perso quote di mercato negli ultimi sei mesi, mentre il 12% ha indicato ON per la mancanza di innovazione, il 4% Isopure a causa dei costi e il 4% ha citato Ghost.

Il livello di promozioni di ON rispetto ai concorrenti negli ultimi sei mesi ha avuto la stessa tendenza per il 60%, mentre il 40% ha dichiarato che ON promuove meno di alcuni marchi. Il 96% non prevede inoltre cambiamenti in termini di prezzi e promozioni nei prossimi 12 mesi, mentre il 4% si aspetta un aumento delle promozioni per stimolare le vendite.

Il 68% prevede che le vendite di prodotti per l’alimentazione sportiva in generale aumenteranno nei prossimi 12 mesi rispetto agli ultimi 12 mesi, grazie alla crescente presenza sui social media e all’attenzione dei consumatori per la salute, la forma fisica e l’aspetto esteriore, mentre il 32% prevede che rimarranno invariate a causa della saturazione dei punti vendita che vendono gli stessi prodotti agli stessi prezzi.

Mercato dei veicoli ricreativi – Germania

Dalle interviste con i rivenditori di veicoli ricreativi in Germania è emerso che per il 93% l’interesse dei clienti all’acquisto di tali veicoli si è ridotto negli ultimi due anni, con una diminuzione correttiva dopo il boom del COVID che ha dato ulteriore impulso ai viaggi individuali conquistando molti nuovi clienti dopo gli anni di successo fino al 2019. Hanno inoltre contribuito a frenare la spesa l’insicurezza economica e politica generale, oltre all’inflazione e agli interessi elevati.

Le richieste di finanziamento sono cresciute, poiché i tassi d’interesse sono elevati e l’insicurezza economica induce i clienti a non spendere troppo in una volta sola. Sono inoltre aumentate le permute in quanto le scorte si sono accumulate negli anni precedenti e i prezzi si sono deteriorati. In effetti, secondo le fonti, il metodo di pagamento abituale era il contante, soprattutto tra i clienti di Knaus Tabbert, considerato un marchio premium per coloro che hanno un elevato potere d’acquisto, spesso pensionati.

Tra il 60% che ha citato i dati, i concessionari hanno offerto sconti medi del 10% sul prezzo di listino per stimolare la domanda e mantenere comunque un margine – con sconti molto più estremi del 20%-25% presso altri concessionari che accettano perdite per svuotare il magazzino. I marchi e i concessionari spesso si alleano per realizzare programmi di sconto congiunti, con un’ampia gamma di proposte.

L’80% ha dichiarato che prevede di ridurre il magazzino nei prossimi 12 mesi, poiché le scorte sono ancora troppo elevate e l’eccesso di offerta di veicoli ricreativi usati acquistati nel 2020-2022 viene ora messo in vendita a basso costo, rallentando così le vendite dei nuovi modelli in stock. Il 47% prevede che ci vorranno dai 6 ai 12 mesi prima che le scorte tornino a livelli normali, mentre il 27% ha risposto 12 mesi o più e una fonte ha detto di non avere problemi con i livelli delle scorte – la maggior parte dei concessionari ha mantenuto il riserbo sulle tempistiche, con opinioni che variano dall’inizio del 2025 al periodo tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026.

Per quanto riguarda gli ordini nell’autunno/inverno 2024 per la stagione 2025, la maggior parte prevede di ordinare meno rispetto allo stesso periodo del 2023 e significativamente meno rispetto allo stesso periodo del 2022, a causa del magazzino ancora pieno di modelli degli anni precedenti. Mentre la domanda eccezionale del 2022 ha eclissato i volumi di produzione, l’aumento della capacità produttiva e i miglioramenti della catena di approvvigionamento del 2023-2024 sono stati accolti da una domanda in calo.

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