Indagine sul sentiment dei consumatori – Cina
Grassroots® ha intervistato un panel di consumatori generici in Cina per verificare i cambiamenti nelle attività di spesa e consumo delle famiglie. Il 55% prevede un graduale miglioramento dell’economia nei prossimi 12 mesi, il 9% si aspetta un netto miglioramento e il 29% prevede un andamento invariato. Le fonti delle città di prima fascia sono relativamente più ottimiste sullo sviluppo economico rispetto a quelle delle città di fascia inferiore. Le principali preoccupazioni riguardano attualmente l’inflazione e la recessione economica, mentre la potenziale riduzione dello stipendio/perdita di reddito preoccupa maggiormente gli abitanti delle città di prima fascia rispetto a quelli delle città di fascia inferiore.
La percentuale di risparmio rispetto al reddito mensile varia dal 10% al 60% per la maggior parte delle fonti, con il 20%-40% come range più comune di risparmio mensile. Il 49% delle fonti ha indicato un leggero aumento dei risparmi rispetto a un anno fa, mentre il 27% ha mantenuto i risparmi e il 24% li ha ridotti. Guardando ai prossimi 12 mesi, il 45% prevede di risparmiare di più rispetto al livello attuale, mentre il 39% si aspetta di mantenere i risparmi e il 15% di ridurli.
Il 58% delle fonti ha segnalato un aumento del reddito disponibile delle famiglie rispetto allo scorso anno. Le condizioni economiche nazionali e l’inflazione rimangono i due principali fattori che influenzano il reddito delle famiglie quest’anno.
Il 39% ha dichiarato che la situazione finanziaria del proprio nucleo familiare è migliorata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre per il 32% è rimasta invariata e per il 28% è peggiorata. Per gli ultimi mesi del 2024, il 56% prevede che la situazione finanziaria della propria famiglia migliorerà e il 35% che rimarrà stabile.
A proposito delle politiche di stimolo varate di recente, il 61% pensa che porteranno a un miglioramento sostenibile dell’economia, mentre il 29% ritiene che comporteranno solo un miglioramento a breve termine. Le persone con un reddito più elevato sono relativamente più ottimiste su tali politiche rispetto a quelle con un reddito inferiore.
l 52% delle fonti pensa che ci saranno sicuramente ulteriori politiche di sostegno, mentre il 41% lo ritiene probabile. Le fonti a più alto reddito sono relativamente più ottimiste sulle future politiche di sostegno, in particolare il 43% si aspetta di vedere maggiori misure di sostegno per il rilancio dei consumi.
Il 52% ha consumato/è disposto a spendere di più grazie alle recenti politiche di sostegno, mentre il 41% ha dichiarato che il proprio comportamento di consumo non è cambiato. Tra coloro che hanno aumentato la spesa per consumi, il 51% ha speso di più (o prevede di spendere di più) per i viaggi, seguiti da cibo e bevande/pasti fuori casa e dall’elettronica di consumo.
Il 67% prevede che la spesa delle famiglie aumenterà nel 2024 rispetto al 2023, il 22% che rimarrà stabile e il 10% che diminuirà rispetto all’anno scorso. La variazione del reddito gioca il ruolo più importante nel determinare la disponibilità a spendere, insieme all’inflazione che fa aumentare la spesa. Tra coloro che prevedono di ridurre la spesa, il 29% tende a risparmiare di più per usi futuri.
Le forniture per la casa, i generi alimentari, l’abbigliamento, le calzature e gli accessori sono le prime tre categorie per le quali è più probabile un aumento della spesa nel 2024 rispetto al 2023. D’altro canto, i grandi elettrodomestici e i beni di lusso sono le categorie che più probabilmente registreranno una riduzione della spesa.