In che modo i green bond possono sostenere la transizione a un futuro più sostenibile

14.03.2022
Pale eoliche su una collina – In che modo i green bond possono sostenere la transizione a un futuro più sostenibile

Sintesi

La destinazione dei flussi di capitali a progetti con un impatto positivo misurabile sull’ambiente e sulla transizione energetica rappresenta una pietra miliare per il passaggio da un’economia globale ancora molto dipendente da risorse limitate a una società sostenibile che fa affidamento sull’energia pulita. In tale contesto, i green bond sono un veicolo importante per favorire la sostenibilità anche tramite i mercati finanziari, poiché i proventi di tali obbligazioni sono esplicitamente destinati alla realizzazione di progetti che hanno un impatto positivo sull’ambiente e riguardano in particolare la mitigazione dei mutamenti climatici e/o l’adattamento agli stessi.


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Samy Lounis

Fixed Income Product Specialist

Le particolarità dei green bond

In base alla definizione elaborata dalla International Capital Markets Association1 nel 2014, per green bond si intende “qualsiasi titolo obbligazionario i cui proventi vengano destinati esclusivamente al finanziamento o al rifinanziamento, in toto o in parte, di progetti green nuovi o esistenti e che presenti un allineamento ai quattro pilastri fondanti dei Principi dei green bond”, vale a dire:

  • Utilizzo dei proventi (individuazione di progetti e asset “green”);
  • Valutazione e selezione di progetti green idonei;
  • Gestione dei proventi (monitoraggio, allocazione e impiego dei proventi);
  • reporting (quali informazioni divulgare, con quale frequenza informare gli investitori, quale metodo scegliere per il calcolo delle emissioni di CO2 ).

Esempi di progetti idonei al finanziamento mediante green bond

*Tecnologia informatica e delle comunicazioni
Fonte: Allianz Global Investors, Climate Bonds Initiative. A mero scopo illustrativo.

Più precisamente, i green bond differiscono dai bond tradizionali solo per la “mission”, vale a dire la destinazione dei proventi degli investimenti al finanziamento di determinati progetti green.

La storia dei green bond in breve

Nel 20072 la Banca Europea per gli Investimenti ha lanciato il Climate Awareness Bond (CAB), il primo green bond al mondo. È stato l’inizio di una storia di successi senza precedenti, dato che col tempo tali asset hanno attratto sempre più investitori attenti al clima, interessati a esporsi al potenziale di crescita e, al contempo, ad avere un impatto positivo sulla transizione in atto in ambito energetico e climatico.

  • 2007: La BEI emette il primo green bond al mondo.
  • 2008: La Banca Mondiale emette il suo primo green bond.
  • 2010: La IFC emette il suo primo green bond
  • 2013: Viene lanciato il primo corporate green bond (Vasakronan, società immobiliare svedese). Il primo green bond da USD 1 miliardo viene emesso dalla IFC.
  • 2014: ICMA launches the Green Bond Principles, a set of voluntary guidelines for issuing Green Bonds, recommending transparency and disclosure. First green bond indices are created (BofAML, MSCI Barclays, S&P, Solactive)
  • 2015: La Agricultural Bank of China è la prima banca cinese a emettere un GB; si tratta di un bond da USD 1 miliardo in doppia valuta (USD e Yuan).
  • 2016: Emissione dei primi green bond in Polonia.
  • 2017: : Prima emissione governativa in Francia, la più consistente sinora. Nel 2017 le nuove emissioni superano per la prima volta la soglia di USD 100 miliardi (159 miliardi).
  • 2018: : L’UE annuncia il Piano d‘azione per la finanza sostenibile.
  • 2020: I green bond emessi dal 2007 superano quota USD 1.000 miliardi. La Germania effettua la sua prima emissione. Viene pubblicato il regolamento sulla Tassonomia UE. La Tassonomia UE è un sistema di classificazione green che traduce gli obiettivi climatici e ambientali dell’UE in criteri per l’investimento in determinate attività economiche.
  • 2021: L’Unione Europea lancia i suoi primi green bond; si tratta della prima emissione di un ampio programma da EUR 250 miliardi nell’ambito del recovery fund Next Generation EU che dovrebbe trasformare l’UE nel maggior emittente globale di green bond.

Da allora abbiamo assistito a una significativa espansione del mercato del debito multi-valuta legato al clima.

In base a report recenti, solo nei primi tre trimestri del 2021 le emissioni di obbligazioni green, sociali e sostenibili, nonché di bond legati a transizione e sostenibilità, hanno toccato quota USD 767,5 miliardi grazie alla COP26 (e alle attese correlate)che ha funto da catalizzatore. Le ultime stime degli analisti suggeriscono una continua crescita delle nuove emissioni, che dovrebbero superare la soglia di USD 1.000 miliardi nel 2022.

Green bond, un modello di successo globale

Su scala globale, i green bond si sono dimostrati un modello di successo poliedrico data la capacità di attirare sempre più investitori alla ricerca di opportunità di investimento sostenibili e a bassa intensità di carbonio. Le emissioni hanno superato USD 450 miliardi nel 2021 e dovrebbero raggiungere la cifra record di USD 1.000 miliardi nel 20233.

A livello mondiale, la maggiore consapevolezza delle problematiche legate al clima, in presenza di rischi derivanti dai mutamenti climatici sempre più evidenti e misurabili, requisiti normativi e politiche più stringenti per gli investimenti sostenibili inducono sempre più investitori a scegliere il “green”.

Fonte: https://www.climatebonds.net/2021/11/2021-already-record-yeargreen-finance-over-350bn-issued

Fonte: https://www.climatebonds.net/resources/reports/sustainable-debt-summary-q3-2021

I green bond possono colmare il gap di finanziamenti per l’azzeramento delle emissioni nette di CO2 ?

Malgrado l’aumento delle emissioni di titoli legati al clima in tutto il mondo, e lanci di green bond a livelli record, gli investimenti annui nella transizione a un’economia e a una società a zero emissioni nette sono ancora insufficienti.

Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, per riuscire ad azzerare le emissioni nette entro il 2050 si dovrebbero triplicare gli investimenti annui nelle energie pulite, a circa USD 4.000 miliardi entro il 20304.

In base ad altre stime, nei prossimi 15 anni i costi sostenuti per tener fede agli impegni assunti sul fronte climatico potrebbero attestarsi a oltre USD 90.000 miliardi5 , mentre i costi annui globali di adattamento a uno scenario di aumento delle temperature di 2°C dovrebbero oscillare tra USD 70 miliardi e USD 100 miliardi6.

Più divergono le stime in merito all‘insufficienza delle risorse disponibili, più si diffonde la convinzione che governi ed enti pubblici non saranno in grado di coprire il fabbisogno annuo di capitali.

Pertanto, i green bond degli emittenti corporate possono contribuire alla mobilitazione di capitali supplementari e incoraggiare il settore privato a sostenere la transizione energetica.

AllianzGI supporta i player di importanza strategica per la transizione energetica e climatica

Allianz Global Investors individua gli innovatori che promuovono e plasmano la transizione a un’economia e a una società sostenibili, che fanno leva sulle energie pulite e attuano progetti con un impatto positivo dimostrabile e misurabile sull’ambiente. Allianz Global Investors investe ad esempio in aziende specializzate nello sviluppo di grandi parchi eolici offshore o nella conversione di centrali elettriche a combustibili fossili in modo tale che possano essere alimentate a biomassa o con altre fonti di energia rinnovabile.

Gli investimenti in progetti pionieristici nell’area delle rinnovabili possono risultare fondamentali per evitare l’emissione di un centinaio di migliaia di tonnellate di CO2 l’anno e proiettarci verso un futuro più green e sostenibile.

1 https://www.icmagroup.org/assets/documents/Regulatory/Green-Bonds/Green-Bonds-Principles-June-2018-270520.pdf
2 https://www.eib.org/en/investor-relations/cab/index.htm
3 https://about.bnef.com/blog/sustainable-debt-issuance-hits-3-trillion-threshold/
4 https://www.iea.org/reports/net-zero-by-2050
5 https://www.weforum.org/agenda/2021/08/nine-steps-to-bridge-the-net-zero-funding-gap/
6 https://www.zawya.com/mena/en/projects/story/PROJECTS_INTERVIEW_Sustainabilitylinked_debt_market_to_bridge_climate_funding_gapZAWYA20211219072350/

L’investimento implica dei rischi. Il valore di un investimento e il reddito che ne deriva possono aumentare così come diminuire e, al momento del rimborso, l’investitore potrebbe non ricevere l’importo originariamente investito. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Se la valuta in cui sono espressi i rendimenti passati differisce dalla valuta del paese di residenza dell’investitore, quest’ultimo potrebbe essere penalizzato dalle fluttuazioni dei tassi di cambio fra la propria valuta e quella di denominazione dei rendimenti al momento di un’eventuale conversione. Le informazioni e le opinioni espresse nel presente documento, soggette a variare senza preavviso nel tempo, sono quelle della società che lo ha redatto o delle società collegate, al momento della redazione del documento medesimo. I dati contenuti nel presente documento derivano da fonti che si presumono corrette e attendibili al momento della pubblicazione del documento medesimo. Si applicano con prevalenza le condizioni di un’eventuale offerta o contratto che sia stato o che sarà stipulato o sottoscritto. Il presente documento è una comunicazione di marketing emessa da Allianz Global Investors GmbH, www.allianzgi.it, una società di gestione a responsabilità limitata di diritto tedesco, con sede legale in Bockenheimer Landstrasse 42-44, 60323 Francoforte sul Meno, iscritta al Registro Commerciale presso la Corte di Francoforte sul Meno col numero HRB 9340, autorizzata dalla BaFin (www.bafin.de). La Sintesi dei diritti degli investitori è disponibile in francese, inglese, italiano, tedesco e spagnolo all’indirizzo https://regulatory.allianzgi.com/en/investors-rights. Allianz Global Investors GmbH ha stabilito una succursale in Italia, Allianz Global Investors GmbH, Succursale in Italia, via Durini 1 - 20122 Milano, soggetta alla vigilanza delle competenti Autorità italiane e tedesche in conformità alla normativa comunitaria. È vietata la duplicazione, pubblicazione o trasmissione dei contenuti del presente documento in qualsiasi forma; salvo consenso esplicito da parte di Allianz Global Investors GmbH.

Documento illustrativo di approfondimento che non costituisce offerta al pubblico di prodotti/servizi finanziari.

Fonte: Allianz Global Investors
Febbraio 2022
2023994

Tematiche sociali e capitalismo

16.03.2022
Tematiche sociali e capitalismo

Sintesi

Le tematiche sociali di norma passano in secondo piano rispetto ad altri aspetti della sostenibilità come, ad esempio, il clima. Ma la situazione sta cambiando. La pandemia di Covid-19 ha messo in luce le disuguaglianze in termini di accesso a beni e servizi di prima necessità e alle opportunità di vita. Per risolvere tale problema occorrerà ripensare il capitalismo.

  • La pandemia di Covid-19 ha messo in luce la fragilità dell’economia moderna just-in-time e ci ha ricordato le disparità in termini di accesso a prodotti e servizi essenziali per la vita e la sussistenza
  • Gli eventi recenti hanno riacceso l’interesse per la “S” di ESG – i fattori sociali che possono ostacolare la crescita e la resilienza delle economie, e che possono essere esacerbati dal cambiamento climatico e dalla digitalizzazione
  • Il concetto di “capitalismo inclusivo” acquisisce sempre più rilevanza nell’ambito di un approccio più inclusivo alla crescita economica e occorrerà moritorarne gli sviluppi accanto agli atri pilastri della sostenibilità di AllianzGI – mutamenti climatici e limiti planetari – con cui è strettamente interconnesso
  • Nell’afforntare il tema del capitalismo inclusivo tramite l’attività di investimento, gli investitori possono accelerare la transizione a una realtà globale più equa e al contempo trarre vantaggio da opportunità di crescita significative derivanti da nuovi approcci e infrastrutture

Allianz Global Investors

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